L'asma

Che cos’è l’asma?

L’asma bronchiale è una malattia eterogenea, di solito caratterizzata da infiammazione cronica delle vie aeree.1,2,3 I meccanismi patologici alla base dell’asma generano un aumento della contrazione, spesso reversibile, dei muscoli presenti nei bronchi determinante una difficoltà al normale passaggio di aria che si manifesta con una serie di sintomi e con la possibilità di sviluppare i cosiddetti attacchi d’asma, cioè crisi respiratorie che possono essere improvvise o ad insorgenza graduale.2

L’asma si presenta in modi diversi a seconda di1:

tipo e grado dell’infiammazione1
origine
(ad esempio allergica)1
evoluzione1
risposta alle terapie1
sintomi che possono variare nel tempo e in intensità1

Quali sono i sintomi dell’asma?

Sono sintomi respiratori variabili nel tempo, spesso reversibili e comprendono:1

difficoltà a respirare (episodi ricorrenti di dispnea)1,2,4
respiro sibilante 1,2,4
senso di costrizione toracica 1,2,4
tosse 1,2,4

Quali sono i fattori di rischio e i fattori scatenanti dell’asma?

Nell’asma entrano in gioco fattori genetici, ambientali e sanitari. Fra i più noti:
fumo di tabacco, polvere, acari, particolato, pollini, animali domestici, muffa, eccesso di umidità e, in generale, l’inquinamento ambientale all’interno e all’esterno degli edifici, un basso peso alla nascita, infezioni polmonari nella prima infanzia, scarso livello nutrizionale, ecc.2

Quante persone soffrono d’asma?

Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità,

tra i 100 e i 150 milioni di persone nel mondo soffrono di asma.

Secondo altre stime, l’asma arriva a colpire più di 300 milioni di persone, una ogni venti.2,3,5,6
In Italia si stima una prevalenza (percentuale delle persone malate rispetto alla popolazione generale in un determinato istante) attorno al 5% nell’età adulta, attorno al 10% in età pediatrica

e dall’1,7% al 10,7% negli adolescenti.6

L’asma è una delle malattie croniche non trasmissibili più comuni nei bambini e negli adulti.
Si tratta perciò di una condizione abbastanza diffusa.
Se soffri d’asma, quindi, non sentirti solo!7

Come si può prevenire l’asma?

Esistono possibilità di prevenzione primaria (prevenzione della comparsa di malattia),
come è definito dalle raccomandazioni internazionali sull’asma a partire dalla gestazione che comprendono:1

Esposizione al fumo di sigaretta del bambino durante la gravidanza e dopo la nascita.1
Ridurre la somministrazione di antibiotici ad ampio spettro durante il primo anno di vita.1
Contatto con animali domestici nei primi anni di vita.1
Sono incoraggiati il parto naturale e l’allattamento al seno.1
Esistono inoltre strategie di prevenzione secondaria (volte al miglioramento del controllo dei sintomi e alla prevenzione del rischio futuro) in associazione alle terapie farmacologiche che riguardano prevalentemente:1
l’evitamento dell’esposizione al fumo di sigaretta attivo e passivo e, nel caso di asma allergico, agli allergeni,1
lo svolgimento di attività fisica regolare.1

Perché è importante curarsi se si soffre di asma?

Gli attacchi di asma possono essere molto gravi e anche causare la morte.
Le morti associate alla malattia, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Sanità,
sono circa 180.000 ogni anno. Il tasso di mortalità annuale secondo altre stime è di 250.000.4

È possibile ridurre gli attacchi d’asma e i sintomi come i sibili, la tosse e la difficoltà respiratoria, ma per ottenere il miglioramento è necessario:1,2
Iniziare il trattamento al più presto.1,2
Seguire le indicazioni fornite dal medico, soprattutto per quanto riguarda il proprio percorso di cura, ad esempio, la mancanza dei sintomi non significa assenza di patologia, quindi è fondamentale continuare anche in condizione di benessere a seguire la terapia farmacologica prescritta dal medico poiché, in caso contrario, questo può peggiorare gli esiti della patologia.4
Sottoporsi a cicli di valutazione e rivalutazione dei sintomi, dei fattori di rischio, delle altre malattie eventualmente presenti, degli effetti collaterali e della soddisfazione del paziente.7

La corretta terapia è individuale, può cambiare da un paziente all’altro e dovrebbe basarsi su decisioni condivise fra medico e paziente.1
C’è inoltre una crescente attenzione ad attività non mediche che possono integrare e migliorare l’assistenza clinica delle persone con condizioni croniche come l’asma.4
Diverse ricerche, ad esempio, si sono concentrate sull’uso del canto per la salute respiratoria per via della sua somiglianza con gli esercizi di respirazione.8

Asma e canto

Uno studio in particolare è stato condotto per determinare se il canto migliora la respirazione nei bambini asmatici.
I risultati ottenuti hanno indicato un notevole miglioramento nel controllo dell’asma e dell’autostima.8

Ma anche studi che non arrivano a dimostrare che il canto comporta benefici immediati nella salute respiratoria mostrano comunque miglioramenti della qualità della vita o del benessere in generale,
il che potrebbe influenzare la salute respiratoria nel tempo.4

Il valore del canto può quindi risiedere in parte nel fatto che cantare è un’attività divertente, soprattutto quando si affianca a ripetitivi esercizi di respirazione.4

Inoltre, i partecipanti alla maggior parte degli studi sul canto nelle persone con asma hanno
anche riferito di apprezzare il contatto sociale nel “canto di gruppo”.4

Questo è molto importante perché, soprattutto nei giovani, l’asma è spesso associata all’isolamento sociale e al “sentirsi diversi”. La depressione, l’ansia e il panico si verificano nell’asma a tassi superiori rispetto alla popolazione generale. L’ansia e la depressione possono sia predisporre le persone all’asma sia derivare da essa, inoltre, sono associate a esiti peggiori. In effetti, l’iperventilazione
è uno schema respiratorio comune all’ansia e all’asma e può innescare un circolo:
quando si va in iperventilazione per l’ansia, si può pensare che la causa sia invece l’asma
e quindi l’ansia può aumentare ulteriormente.4

Il canto aggiunto al trattamento standard può infine facilitare l’aderenza al trattamento stesso.4

Inoltre, il canto con il coinvolgimento di un pubblico che ascolta può contribuire a sensibilizzare
e a far conoscere l’asma e le problematiche connesse.8

  1. Linee Guida GINA (Global Initiative for Asthma) 2022 https://ginasthma.org/gina-reports/ Accesso 05/12/2022
  2. Asma – EpiCentro Istituto Superiore di Sanità https://www.epicentro.iss.it/asma/ Accesso 25/11/2022
  3. Côté A, Godbout K, Boulet LP. The management of severe asthma in 2020. Biochem Pharmacol. 2020 Sep;179:114112. doi: 10.1016/j.bcp.2020.114112
  4. Gick ML, Nicol JJ. Singing for respiratory health: theory, evidence and challenges. Health Promot Int. 2016 Sep;31(3):725-34. doi: 10.1093/heapro/dav013
  5. Situazione epidemiologica dell’asma – EpiCentro Istituto Superiore di Sanità https://www.epicentro.iss.it/asma/epidemiologia Accesso 25/11/2022
  6. Asma bronchiale, Dati epidemiologici – HYPERLINK “https://www.salute.gov.it/portale/gard/homeGard.jsp”Alleanza contro le malattie respiratorie croniche GARD Italia, Ministero della salute https://www.salute.gov.it/portale/gard/dettaglioSchedeGard.jsp?lingua=italiano&id=45&area=gard&menu=malattie&tab=2 Accesso 27/11/2022
  7. Papi A, Brightling C, Pedersen SE, Reddel HK. Asthma. Lancet. 2018 Feb 24;391(10122):783-800. doi: 10.1016/S0140-6736(17)33311-1
  8. Bowden L, Long T, Henry H. Evaluation of a Choir as a Non-Medical Intervention for Children with Asthma: BreathStars. Compr Child Adolesc Nurs. 2020 Jun;43(2):128-141. doi: 10.1080/24694193.2019.1607629
  9. Eley R, Gorman D. Didgeridoo playing and singing to support asthma management in Aboriginal Australians. J Rural Health. 2010 Winter;26(1):100-4. doi: 10.1111/j.1748-0361.2009.00256.x